domenica 10 ottobre 2010

E' un paese per vecchi, Forster

A Tiona c'è solamente un lago , la spiaggia, un campeggio e due vecchi che ci parlano di Stoner e del temutissimo serpente marrone che si stà per svegliare dal letargo ( che culo pensiamo! ). I vecchi australiani sono una enciclopedia vivente sugli animali velenosi della terra e ci fanno una breve introduzione su come potremmo morire.

Anche la più indifesa e debole signara over 50 saprebbe prendere un serpente per il collo. Come proprio come stava per succedere con me quando sono uscito da dietro un cespuglio.

Siamo ai bordi di una strada provinciale tra Tiona e Forster. Mettiamo fuori il pollice e dopo un'oretta si ferma un vecchio con la fluente barba bianca che mi ricorda Capitan Findus. Gli diciamo che dobbiamo andare a Forster e lui dice, quello è un paese per vecchi, retired , che ci andate a fare? Arghh! io vivo lì quindi vi posso accompagnare.

Forster effettivamente è gremito di accorgimenti per vecchi, dagli alberghi vintage per farli ritornare all'epoca in cui erano giovani:



ai messaggi incoraggianti scritti sugli autobus a ricordo che si può essere ancora giovani anche dopo i 55.




Monumento ai caduti, coetanei degli abitanti del posto.

 

In spiaggia si vedono surfisti di 60 anni ancora sulla cresta dell'onda con la tavola lunga, quella inventata negli anni 50 da un falegname di Byron Bay che non sapeva che farne del legno in avanzo; 4 chiodi in croce + una soiola essiccata cucita sotto come pinna.

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